Florent Ghisolfi rompe il silenzio e sorprende tutti. Il responsabile dell’area tecnica della Roma, da pochi mesi in carica, ha parlato ai microfoni dell’emittente francese RMC Sport, lanciando un messaggio chiaro a società, tifosi e ambiente: “Se il mio lavoro non sarà all’altezza, andrò via”. Parole dirette, che testimoniano la consapevolezza del momento e la voglia di incidere sul lungo periodo.
“Roma è una sfida affascinante, ma qui le richieste sono folli”
Ghisolfi ha raccontato il proprio impatto con l’universo romanista: “Sono stato accolto molto bene, anche se a volte le richieste sono un po’ folli. Ma spero di restare a lungo: se riuscirò a fare dieci anni a Roma sarò l’uomo più felice del mondo”. Ambizione e realismo si fondono nel pensiero del dirigente, che punta tutto sulla progettualità: “Voglio dimostrare di essere in grado di strutturare il club. Quello che mi piace è costruire e realizzare. La cosa di cui vado più fiero nei miei precedenti incarichi è che, una volta andato via, il club ha continuato a funzionare”.
Un mercato da costruire: pazienza e fiducia
Il mercato di gennaio ha portato in giallorosso diversi profili di prospettiva — Rensch, Gourna-Douath, Salah-Eddine e Nelsson — che però non sono ancora riusciti a imporsi con continuità nelle rotazioni di Ranieri. Una situazione che non preoccupa Ghisolfi: “Il nostro lavoro è a medio termine. Tante cose oggi non si vedono, ma spero che inizino presto a dare i propri frutti”.
Nel frattempo, la Roma si avvia verso un’estate cruciale: tra nuovi innesti, decisioni sui big e una qualificazione europea ancora da conquistare, il lavoro del dirigente francese sarà centrale nella ricostruzione giallorossa. Ma, a giudicare dalle sue parole, la consapevolezza non manca. “Se non sono all’altezza, sarò io a farmi da parte”, ha chiuso Ghisolfi. Un messaggio chiaro, che suona come una sfida personale.