Il tecnico della Roma ha preso parte alla consueta conferenza stampa all'antivigilia del derby contro la Lazio, in programma domenica 13 aprile all'Olimpico alle 20:45. Ecco le parole di Claudio Ranieri in vista della stracittadina, valida per la trentaduesima giornata di campionato:
Oltre Dybala e Saud, stanno tutti bene?
"Sono tutti disponibili".
Che Lazio si aspetta dopo la trasferta in Norvegia?
"Mi aspetto la Lazio che conosciamo. Una squadra forte, viva e con buone individualità e gioco corale. Ho visto la partita, a quelle latitudini e col freddo, con quel tipo di campo, paghi perché non sei abituato. Credo che la Lazio al ritorno potrà ribaltarla, all'Olimpico".
Il rientro di Castellanos può cambiare alcune sue scelte difensive?
"No, non cambierà il mio modo di approcciare alla partita. Sappiamo che la Lazio fa un gioco corale, in verticale, dove spingono in molti. Sappiamo quello che ci aspetta".
Che tipo di derby sarà? La Roma deve vincere a tutti i costi o bisogna evitare di perdere?
"Io metto la squadra in campo per cercare di vincere e lo farò anche dopodomani. Questo non significa che vinceremo, ma lotteremo per vincere così come fatto contro la Juventus. La Juventus ci ha schiacciato nei primi 20', siamo stati bravi a farli giocare come volevamo noi. Poi siamo usciti anche noi, loro hanno trovato il gol ma siamo riusciti a pareggiarla. Questo significa che la squadra è compatta, forte, crede nelle proprie qualità e ambizioni. Non prometto, a me piace lavorare e fare le cose sottovoce ma con la forza di voler fare il massimo. Faremo il massimo, poi starà anche alla Lazio".
Quale è la qualità principale di Cristante?
"E' un centrocampista completo, un interditore, si sa inserire e sa far gol. E' sempre nella lista dei miei primi 11, poi dipende dal tipo di gara voglio fare".
Vieira possiamo escluderlo?
"Non parlerò più di allenatore".
Ha visto lo stesso atteggiamento mostrato a gennaio da Pellegrini?
"Ve lo dirò dopo, altrimenti me lo mettete in formazione. Sto zitto e farò le mie scelte".
Sarà il suo ultimo derby da allenatore della Roma?
"Sì, ho detto che smetto e smetto".
Quali sono i reali valori tra Roma e Lazio?
"Difficile dirlo. La Roma ha passato determinate vicissitudini, la Lazio non era stata presa in considerazione da nessuno e Baroni sembrava un ripiego ma stanno facendo un grande campionato giocando bene e si stanno meritando la classifica. Noi abbiamo fatto tutto in ricorsa, queste sono le ultime sette partite e spingeremo al massimo. Poi raccoglieremo quello che siamo stati in grado di fare".
Quanto è ampio il gap per la Champions?
"Quando sono arrivato ho detto che Roma non è stata fatta in una notte, gli inglesi parlano dell'Impero Romano. Non ci vorrà un secolo per riportare la Roma in Champions League, stiamo facendo il massimo per avvicinarci e vedere dove possiamo arrivare. Starà alla proprietà e al nuovo allenatore mettere altri mattoni e far diventare realtà il sogno del Presidente".
I giocatori arrivati a gennaio sono calciatori da Roma?
"Abbiamo fatto buonissime scelte per le difficoltà che c'erano a gennaio, sia per la restrizione UEFA sia per poter prendere determinati giocatori. Credo che siano giocatori da Roma, poi tutto è migliorabile. Starà al nuovo allenatore vedere se saranno idonei per la Roma del futuro o meno. Per me sono ragazzi su cui possono contare in ogni momento".
Il gruppo sa che sarà il suo ultimo derby?
"So che domani è una partita importante, bella e difficile. Non guardo a quello che ho fatto ieri o domenica scorsa, ma sempre al futuro. Cercheremo di fare il massimo, del nostro meglio. Mi basta che i ragazzi mi diano la prestazione, che lottino come pazzi. Se si riuscirà a vincere, anche con un colpo di fortuna, sarò contento".
Che ruolo può avere Paredes oggi e nel futuro giallorosso?
"Per me è un play eccezionale, sa dove mettere la palla, sa quando accelerare e rallentare. Per me è un giocatore importante, poi dipenderà dal prossimo allenatore. Play più bravi di lui ce ne sono pochi, è un campione del mondo".
Ci dice qualcosa di più di suo fratello?
"E' uguale a me ma ha due anni di più, ma sta male e non potete scambiarlo con nessuno. Si chiama Carlo".
Gourna-Douath è un giocatore valido per il futuro?
"E' arrivato e ha fatto subito molto bene, poi ha avuto un attimo di down e può succedere. Ho puntato molto su di lui per farlo migliorare su determinati aspetti e ultimamente mi sembra tornato quello dell'inizio. Se l'ho messo contro la Juventus è perché credevo potesse dare un apporto che poi ha dato. E' da riscattare? Vedremo nelle prossime partite. E' un ragazzo molto giovane che ha un futuro".
Si sente favorito nel derby?
"Anche noi abbiamo fatto questo tipo di trasferte, ma non lo abbiamo detto a nessuno. Non vedo che la Lazio sta vivendo un momento difficile, altrimenti non fai quella gara a Bergamo. Mi aspetto una gara volitiva e di determinazione. Chi non ci dice che sono andati in Norvegia ma stavano pensando a noi, consci di poter rimontare in casa? Mi auguro che ci sia la sportività tra squadre e tifoserie in primis. Che restino gli sfottò".
Che cosa manca a Pisilli e Baldanzi per essere decisivi?
"L'esperienza, giocare di più. Sono due giocatori della Roma del futuro, sono bravi e si sanno inserire bene. Baldanzi ha una freschezza e un'imprevedibilità spiccata, Pisilli quando tira vorrebbe spaccare la porta invece deve essere un po' più sereno perché i gol li farà. Quando uno ha i tempi d'inserimento è la cosa più importante per un centrocampista, lui ha tutto".