Mile Svilar, portiere della Roma, si è raccontanto in una lunga intervista al Corriere dello Sport, con la tranquillità di chi ha trovato finalmente il suo posto nel mondo. Tra presente, passato e futuro, Svilar non si nasconde: ama Roma, ama la Roma e non ha fretta di definire ciò che è già chiaro.
Il rinnovo? “Non c’è bisogno di far casino”
La questione del rinnovo ha acceso qualche discussione tra media e tifosi, ma Svilar taglia corto:
“Ho un contratto fino al 2027. Non capisco tutta questa fretta. Sembra che interessi più a voi che a me, non c'è bisogno di fare tanto casino. Certo, i soldi contano, ma il luogo dove stai bene e in cui vedi un progetto vale molto di più”.
Futuro in giallorosso? “Io voglio restare, al 100%”
Nessun dubbio sulla sua volontà: “Spero di restare anche la prossima stagione, lo voglio al cento per cento. Anche la mia famiglia la pensa così. Siamo felicissimi, a Roma e nella Roma”.
Da Anderlecht a Benfica: la voglia di crescere
Svilar ripercorre le tappe della sua carriera, a partire dall’Anderlecht, dove giocava anche Saelemaekers:
“Ci conoscevamo, ma poco: lui è francofono, io parlo olandese. Poi sono andato al Benfica. Non è stata una scelta economica, anzi, avrei guadagnato di più restando. Ma volevo crescere, imparare. In Portogallo erano passati portieri come Ederson e Oblak: volevo seguire il loro esempio”.
Roma, pazienza e fiducia: “Sapevo che il mio momento sarebbe arrivato”
A Roma ha atteso un anno e mezzo alle spalle di Rui Patricio: “Era previsto. Non ho nulla contro Mourinho: aveva le sue gerarchie. Rui è un grande, mi ha sempre aiutato. Ho solo aspettato il mio turno”.
Un momento che è arrivato proprio nell’ultima partita di Mourinho, a San Siro, ma che avrebbe rischiato di rimanere isolato se non fosse arrivato De Rossi: “Daniele è stato l’allenatore più importante della mia vita. Non dimenticherò mai cosa ha fatto per me. Alla prima settimana mi ha detto che non avrei giocato subito, ma che credeva in me. In sette anni nessuno mi aveva mai spiegato una scelta tecnica. Mi ha cambiato”.
Mai pensato di lasciare
Nonostante la lunga attesa, Svilar non ha mai pensato di andarsene: “Al Benfica sì, qualche volta ci ho pensato. Alla Roma mai. Sapevo che sarebbe arrivato il momento giusto. E oggi mi sento pronto a tenermelo stretto”.