Il rigore non dato in Ucraina-Italia: per la stampa straniera è un caso. I social: «Mafia»
Calcio
Cronaca
Critiche univoche all'estero all’arbitro Manzano per non aver rivisto il contatto tra Cristante e Mudryk. E molti sui social attaccano l'Uefa per le frasi di Ceferin alla vigilia: «L'Italia deve qualificarsi»
L’Italia festeggia la qualificazione ai prossimi Europei, ma alla stampa straniera non è passato inosservato un episodio che avrebbe favorito gli azzurri e che poteva altrimenti essere determinante per un finale diverso. La partita di Leverkusen è terminata 0-0 (agli uomini di Spalletti bastava un pareggio per evitare i playoff), ma al 93’ un contatto sospetto tra Cristante e l’attaccante ucraino Mudryk poteva far assegnare alla nazionale di Serhij Rebrov un rigore forse decisivo, a un paio di minuti dal triplice fischio.
Le proteste e quelle parole di Ceferin: «L'Italia deve qualificarsi»
Alle proteste dei tanti ucraini sugli spalti, si sono aggiunti il sospiro di sollievo di protagonisti come Donnarumma e Frattesi, mal celato nelle interviste del post-gara, e il giudizio unanime delle testate internazionali. Il fatto che l’arbitro spagnolo Gil Manzano fosse in una buona posizione per giudicare autonomamente l’azione non attenua le polemiche sul mancato ricorso al Var. Tutto questo all’indomani delle contestatissime parole di Aleksander Čeferin. «L'Italia deve qualificarsi a Euro 2024, altrimenti sarebbe un disastro», aveva detto il presidente della Uefa, alimentando la perplessità delle testate internazionali su quanto avvenuto in campo.
Dura reazione in Ucraina e Inghilterra
Le critiche più dure arrivano non solo dalle testate ucraine, ma anche da quelle inglesi e americane, dove l’arbitro è stato criticato soprattutto per il non aver fatto affidamento al Var, che da parte sua non ha giudicato la decisione del direttore di gara come un «evidente errore». In Ucraina «Sport.ua», una delle principali testate sportive del Paese, non ha mezzi termini per quanto accaduto: «In questo modo è stato evitato il disastro che temeva Ceferin. Con questo risultato ha realizzato il suo sogno», rimarcando ironicamente le parole del numero 1 Uefa. Su tutto il racconto della gara il Telegraph titola e mette in evidenza proprio il rigore negato agli ucraini. «Netto il contatto in area, inspiegabile la scelta di non intervenire. Se quel penalty fosse stato realizzato ora sarebbero con tutta probabilità gli azzurri a dover giocare i playoff». Anche la versione inglese della tedesca One Football sottolinea la controversia, specificando che l’arbitro Manzano, subito dopo l’episodio, ha rimandato indietro i giocatori ucraini che protestavano, assumendosi la responsabilità della decisione. Il Daily Mail si spinge più in là, associando il controverso episodio alle parole di Ceferin, definendoli «un insieme di circostanze sospette».
I commentatori Usa
Se l’entità del contatto è dubbia, sicuramente Cristante non ha toccato la palla, quanto bastava per i commentatori di Espn e gli analisti del The Athletic per ricorrere almeno al supporto della Var. Una svista non di poco conto per il Video assistant referee Munuera Montero, che di fatto ha lasciato clamorosamente correre, a fronte di un episodio che poteva essere cruciale per il punteggio finale. Il c.t. ucraino Rebrov, che alla vigilia della partita aveva detto di «non essere interessato e di dare poca importanza alle parole del presidente della Uefa», ha criticato apertamente la decisione arbitrale. «Era rigore, per me non ci sono dubbi. Non sta a me decidere, ma se il Var non richiama l’arbitro per rivedere sullo schermo un caso del genere...».
Francia e Spagna
Altre testate sportive, come la francese Rmc Sport, hanno invece posto l’attenzione sulle parole degli azzurri, come il portiere Donnarumma o Frattesi. Intervistati a caldo, hanno detto che «il rigore poteva anche essere fischiato, a giudicare dalle immagini». Il centrocampista dell’Inter ha poi aggiunto che, a seconda dell’angolatura, il contatto appariva invece meno evidente. Più neutra la stampa spagnola, connazionale di Manzano, con Mundo Deportivo che però si accoda a quelli che sostengono che il rigore fosse netto.
Gli accostamenti alla mafia e a Putin
Sono infine i social, ma anche gli stessi tifosi ucraini presenti sugli spalti di Leverkusen a muovere le accuse più pesanti nei confronti dell’arbitraggio. I supporter di Mudryk e compagni hanno prontamente mostrato striscioni con scritto «Uefa Mafia», alludendo a un risultato già deciso e a una precisa volontà, ancor prima che la partita si giocasse. Sulle piattaforme digitali, tra tanti post e tweet ricorrenti con il frame del contatto Cristante-Mudryk in primo piano, è apparso anche il volto del presidente russo Vladimir Putin con il commento: «Ecco chi era il vero arbitro di Ucraina-Italia».
Fonte:
Corriere della Sera